Il contribuente che risiede in un Comune diverso da quello del coniuge, può ottenere l’agevolazione IMU per l’abitazione principale, anche se il coniuge fruisce dello stesso beneficio fiscale in un altro Comune. Ciò è quanto ha affermato la Ctp di Savona, con sentenza 25 febbraio 2019, n. 39.
La vicenda trae origine dal disconoscimento dell’agevolazione IMU sulla prima casa, a fronte del quale il contribuente ha presentato ricorso presso la Ctp di Savona.
I giudici hanno affermato che il legislatore non prevede alcuna limitazione all’agevolazione in esame, nel caso in cui due coniugi abbiano la propria residenza anagrafica in due immobili distinti, entrambi destinati ad abitazione principale e ubicati in comuni diversi del territorio nazionale. La Ctp ha rilevato, inoltre, che a maggior ragione il disconoscimento di tale agevolazione sarebbe illegittimo nel non considerare che, nel caso di specie, il nucleo familiare è stato costretto da una situazione di necessità a fissare la propria residenza in due abitazioni differenti. Occorre tenere presente, infatti, che possono presentarsi esigenze particolari, quali, ad esempio, necessità lavorative, sanitarie o di ricovero assistenziale, che inducono i due coniugi a prendere come dimora abituale due immobili situati in Comuni differenti