Salvo ulteriori proroghe, il 1° gennaio 2022 entrerà in vigore la nuova imposta sul consumo che colpirà non solo i produttori, ma anche molti altri soggetti coinvolti nella filiera commerciale delle cosiddette “plastiche monouso”. Si tratta della c.d. Plastic Tax, che obbligherà – o ha già obbligato – molte imprese a modificare i propri standard di produzione, muovendo verso obiettivi di efficienza ambientale.

Con la Direttiva n. 2019/904/UE del 5 giugno 2019 l’Unione Europea ha previsto il divieto di immissione sul mercato di prodotti di plastica con singolo impiego, obbligando gli Stati Membri ad adottare misure necessarie per ridurre l’incidenza di alcuni prodotti di plastica sull’ambiente. L’UE promuove, dunque, un approccio volto a superare il modello “produzione-consumo-smaltimento”, sostituendolo con un sistema in cui il prodotto di scarto finale viene re-immesso in circolo, con l’obiettivo di raggiungere la riciclabilità di tutti gli imballaggi in plastica entro il 2030.

A seguito delle prescrizioni da parte dell’Unione Europea, l’Italia con la Legge di Bilancio 160/2019 (art. 1, commi 634-658) ha introdotto l’imposta sul consumo di manufatti in plastica con singolo impiego (c.d. MACSI), che colpisce dispositivi e prodotti realizzati con l’impiego di materie plastiche ad eccezione dei dispositivi medici o manufatti utilizzati per contenere e proteggere medicinali. La misura della nuova imposta è pari a 0,45 euro per ogni Kg di plastica monouso prodotta in Italia, introdotta da altri Paesi appartenenti all’Unione europea o importata dai territori extra unionali.

La Plastic tax richiederà un aggiornamento dei modelli produttivi di intere filiere commerciali. Al tempo stesso, comporterà nuovi adempimenti di cui dovranno tenere conto tutti gli operatori attivi nel settore del commercio internazionale. Da questo punto di vista, si tratta di introdurre un vero e proprio nuovo tributo doganale.

Gli importatori, infatti, saranno tenuti a indicare nella casella 33 della dichiarazione doganale (DAU) il codice di classificazione tariffaria, aggiungendo lo specifico codice addizionale “Z050”, che indicherà che la merce importata è soggetta alla Plastic tax. L’importo dovuto verrà quantificato (in autoliquidazione) nella casella 47 del DAU, sulla base del quantitativo di MACSI dichiarato.