Dal 1° gennaio 2022 si segnalano importanti novità per le imprese che esportano verso il Regno Unito: con la fine del periodo transitorio della Brexit, le Dogane britanniche attiveranno controlli completi su tutta la merce, in entrata e in uscita. Fino al 31 dicembre 2021, il Regno Unito ha previsto la possibilità di rinviare a un momento successivo la presentazione della dichiarazione di importazione, consentendo di fatto una sospensione pressochè generalizzata di tutti i controlli al confine. La dichiarazione incompleta consentiva un rinvio degli accertamenti e un set documentale estremamente semplificato per l’ingresso dei prodotti nel Regno Unito.

Con il nuovo anno, l’obbligo di presentare una dichiarazione completa porta con sé importanti conseguenze per le imprese sotto il profilo degli adempimenti operativi e delle nuove responsabilità, giuridiche ed economiche, connesse agli scambi. I nuovi adempimenti dichiarativi e l’attivazione dei controlli al confine determineranno anche maggiori tempistiche per la consegna e rischi di blocchi in caso di verifiche sui prodotti, in attesa delle novità che entreranno in vigore nel luglio 2022, con i nuovi controlli sanitari e fitosanitari.

Importanti novità anche per il settore agroalimentare, che da solo rappresenta circa 2 miliardi di esportazioni verso Londra: dal 1° gennaio 2022 sarà operativo l’obbligo di pre-notifica per le importazioni di prodotti agroalimentari, come quelli di origine animale e gli alimenti ad alto rischio di origine animale. Il nuovo obbligo dei certificati sanitari di esportazione sarà operativo a partire dal 1° luglio 2022, con nuovi specifici controlli alla frontiera. L’entrata in vigore di tali adempimenti comporterà inevitabili ripercussioni nelle operazioni tra UE e UK, rispetto alle quali sono già emerse numerose problematiche, come quelle relative ai transiti doganali e allo svincolo delle garanzie.