Slitta nuovamente l’entrata in vigore della sugar tax, rinviata al 1° luglio 2025. Mentre, per quanto riguarda la plastic tax, il Governo propone di rinviare l’entrata in vigore a luglio 2026.

Il Governo ha riformulato, pertanto, l’intenzione di adottare la sugar tax già a partire dal 1° luglio di quest’anno, a seguito di numerose discussioni politiche.

Se tale emendamento venisse approvato dal Parlamento sarebbe confermata, dunque, l’entrata in vigore nel 2025 della legge che introdurrà l’imposta sul consumo delle bevande zuccherate, ma si tratterà, in ogni caso, di una partenza graduale.

L’emendamento proposto dal Governo, infatti, stabilisce una riduzione dell’aliquota prevista per la nuova imposta a cinque euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti, originariamente fissata a dieci, e 0,13 euro per ettolitro nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione, originariamente fissata a 0,25 euro/ettolitro.

La misura relativa al consumo delle bevande zuccherate, dunque, entrerà in vigore ad aliquote piene soltanto a partire dal 1° luglio 2026.

Con riferimento alla plastic tax, si tratta, ormai, del settimo rinvio del Legislatore, considerando che originariamente era stata introdotta dalla legge di bilancio 2020.

È stato rinviato nuovamente, pertanto, il recepimento delle linee guida dell’Unione europea sul consumo dei manufatti in plastica monouso impiegati per l’imballaggio delle merci e dei prodotti alimentari (MACSI), introdotte nel 2019 con la Direttiva UE 2019/904.

L’entrata in vigore della sugar tax potrebbe costringere diverse imprese a modificare i propri standard industriali e le filiere di approvvigionamento, anche e soprattutto extra-UE, muovendo verso nuovi obiettivi di efficienza.

Di notevole rilevanza saranno, infine, le sanzioni previste per le violazioni relative a tale imposta, fissate da un minimo di 250 euro a un massimo di 2.500 euro.