ACCORDO UE CONTRO IL LAVORO FORZATO
Stop alle imprese che sfruttano il lavoro forzato anche in territorio UE. È stato raggiunto, in data 5 marzo 2024, un accordo fra Commissione e Parlamento Ue sulla proposta di Regolamento che vieterà l’immissione sul mercato dell’Ue di prodotti realizzati utilizzando mano d’opera forzata.
L’obiettivo del legislatore europeo è quello di eliminare il lavoro forzato all’interno delle catene di produzione entro il 2030. A tal fine, il nuovo regolamento interesserà tutti i settori industriali e riguarderà tutti i prodotti fabbricati con mano d’opera forzata, indipendentemente dal fatto che siano stati prodotti all’interno dell’Ue o importati all’interno del territorio europeo.
Secondo le stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), sono circa 27,6 milioni le persone sottoposte a una condizione di lavoro forzato, fra cui circa 3,3 milioni minorenni.
La proposta prevede, inoltre, l’istituzione di una banca dati che raccoglierà informazioni verificabili e regolarmente aggiornate sui rischi del lavoro forzato, allo scopo di aiutare la Commissione e le Autorità europee a valutare possibili violazioni del regolamento.
Tali valutazioni, saranno fondate su dei criteri stabiliti dallo stesso legislatore europeo. In particolare, sarà individuata l’entità e la gravità del presunto lavoro forzato, compreso il timore di un possibile lavoro forzato imposto dallo Stato; la quantità o il volume dei prodotti immessi sul mercato dell’Unione; la quota delle parti di prodotto finale che potrebbero essere state ottenute con il lavoro forzato e la prossimità degli operatori economici ai presunti rischi di lavoro forzato nella loro catena di approvvigionamento, nonché il loro margine di azione per affrontarli.
Gli operatori economici, pertanto, saranno tenuti a dimostrare che all’interno delle supply chain dei prodotti che intendono importare non sia stata utilizzata alcuna forma di lavoro forzato. A tale scopo, la Commissione europea adotterà delle linee guida destinate agli operatori, per assicurare il rispetto del nuovo regolamento.
Il contenuto della proposta di regolamento è consultabile al seguente link: https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-7542-2024-INIT/en/pdf