Stop alle autorizzazioni in via di rilascio da parte dell’Agenzia delle dogane, è questa la novità contenuta nella determinazione direttoriale 26 marzo 2020, n. 100430, la quale ha disposto la sospensione di tutte le procedure già avviate, anche se inerenti le più importanti certificazioni doganali, come lo status di esportatore autorizzato e di AEO (operatore economico autorizzato).
Per le imprese che vendono all’estero, possedere lo status di esportatore autorizzato evita il rilascio dei certificati di origine dei prodotti da parte della Camera di commercio e consente di dichiarare l’origine doganale del bene direttamente sulla fattura di vendita. Ancora più importante è la certificazione di Aeo, su cui è improntato l’intero sistema di semplificazioni previsto dal codice doganale. Vantaggi che, di questi tempi, valgono ancora di più che in passato.
Lo stesso provvedimento, inoltre, invita gli operatori a non proporre agli uffici delle dogane istanze che non siano indifferibili o urgenti. Di conseguenza, finché perdura l’emergenza Covid-19, non sarà possibile avanzare richieste di certificazione AEO o di esportatore autorizzato, né l’autorizzazione alla proroga dei termini di riesportazione di merci vincolate ai carnet ATA, né, in generale, domande e autorizzazioni gestite attraverso il portale delle c.d. Customs decisions. Viene inoltre stabilito che le domande già proposte ma non ancora istruite dall’Ufficio competente dovranno essere ritirate e, per quanto riguarda le istanze presentate ma non ancora accettate, gli uffici non procederanno all’accettazione.
L’attività di dialogo e di autorizzazione prosegue, pertanto, esclusivamente nei confronti di quelle imprese rientranti tra i codici Ateco, considerati essenziali in questo periodo straordinario.
Assistiamo, inoltre, a una più marcata autonomia delle Dogane, impegnate anche su compiti di polizia e di tutela dei confini, nonché al rispetto anche della normativa europea, rispetto alla gestione straordinaria dell’emergenza adottata dalle Entrate.