In arrivo una generale riduzione delle sanzioni amministrative in materia tributaria. In data 21 febbraio 2024 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il testo che modifica la disciplina delle sanzioni, conformemente a quanto richiesto dalla legge di delega fiscale (l. 9 agosto 2023, n. 111). Dopo l’approvazione è ora atteso il testo definitivo del nuovo decreto legislativo che dovrà esse pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Una prima importante novità sarà rappresentata dall’eliminazione della soglia edittale che prevede un minimo e un massimo per la sanzione applicabile. Tali soglie saranno sostituite da una sanzione fissa che, ad esempio, nel caso di omessa dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi, sarà pari al 120% dei maggiori redditi accertati. La sanzione per dichiarazione infedele, invece, prevederà una percentuale pari al 70%, diversamente dall’attuale intervallo previsto fra il 90% e il 180% dei maggiori redditi accertati.

Tali modifiche elimineranno, inoltre, il principio della personalizzazione in relazione alle violazioni commesse da Società o enti privi di personalità giudica. Attualmente, infatti, la sanzione tributaria nei confronti di una Società di persone è riferibile al soggetto che ha commesso la violazione. Il nuovo articolo 11 d.lgs. 18 dicembre 1997, 472 secondo le modifiche riportate nel d.lgs., invece, riferirà la sanzione tributaria direttamente a carico della Società o dell’ente.

Un’altra rilevante novità sarà rappresentata dalla modifica della sanzione relativa all’utilizzo di crediti inesistenti. In tali ipotesi, l’attuale sanzione prevista, compresa fra il 100% e il 200% dei crediti non dovuti, sarà sostituita dalla percentuale fissa del 70%.

Saranno introdotte, inoltre, novità in materia penale. Nelle ipotesi in cui il contribuente accetti di pagare a rate quanto dovuto all’Amministrazione finanziaria, non gli verrà contestato alcun ipotesi di reato tributario.