Dal 2 dicembre 2022 negli scambi commerciali con la Costa d’Avorio l’origine preferenziale può essere provata soltanto da un esportatore registrato al Portale REX. È quanto precisato dall’avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale UE del 29 novembre 2022 C-452.
La banca dati Rex è un database unionale che consente agli esportatori registrati di autocertificare l’origine preferenziale dei beni direttamente in fattura o su un altro documento che identifica la merce. Istituito dalla Commissione europea nel 2017 (art. 80 del Reg. UE 2447/2015, RE), il sistema Rex è utilizzato nell’ambito del Sistema delle Preferenze Generalizzate (SPG), ma è previsto anche dai più recenti Accordi di libero scambio conclusi dall’Unione europea con Canada, Giappone, Vietnam, Regno Unito e negli scambi con i Paesi ESA e PTOM, Ghana e, appunto, Costa d’Avorio.
Superando la tradizionale procedura di certificazione cartacea, il sistema Rex consente di emettere autonomamente, senza necessità di interventi da parte degli uffici doganali o di altre autorità, la prova dell’origine, da trascrivere sui documenti commerciali o di trasporto che accompagnano la merce, con un significativo snellimento degli adempimenti prodromici alle operazioni doganali e una conseguente riduzione dei costi e delle tempistiche.
L’iscrizione al Rex sostituisce, pertanto, l’emissione di un certificato di origine cartaceo in relazione a ogni operazione di esportazione, rappresentando una semplificazione di grande rilievo per gli esportatori.
Con l’avviso in commento, l’Unione europea fornisce anche un importante chiarimento per chi importa dal Paese africano, fornendo precisazioni sulle prove di origine valide per i prodotti originari della Costa d’Avorio, importati nell’UE nell’ambito dell’accordo di partenariato economico interinale (APE). Dal 2 dicembre 2022, infatti, gli operatori unionali potranno beneficiare delle agevolazioni daziarie previste dall’accordo APE soltanto se sono in possesso di una dichiarazione di origine compilata da un esportatore registrato REX.
Da ricordare, infine, che per le spedizioni di valore non superiore ai 6.000 euro non è necessaria l’iscrizione al registro REX.